Massimiliano Nuzzolo di UniTo vince il premio Maiuri 2022 per la scoperta dell’anno
All’egittologo dell’Università di Torino il prestigioso riconoscimento internazionale di archeologia dedicato a uno dei più grandi studiosi della disciplina
“Ha riportato alla luce uno dei rari templi solari dell’antico Egitto. Una scoperta delle fasi più antiche della storia faraonica”. È questa la motivazione con cui il Prof. Massimiliano Nuzzolo, egittologo dell’Università di Torino, si è aggiudicato il premio internazionale di archeologia “Amedeo Maiuri” 2022 – categoria “Scoperta dell’anno”, prestigioso riconoscimento dedicato a uno dei più grandi studiosi della disciplina.
Il Prof. Nuzzolo ha scoperto uno dei rari templi solari dell’antico Egitto, dando un importante contributo alla conoscenza delle fasi più antiche della storia faraonica. I templi, andati perduti nel corso del tempo, erano edifici dedicati al culto del dio Ra. Nel corso di 80 anni ne furono costruiti sei, ma solo due di questi sono stati rinvenuti finora: quelli di Userkaf e Nyuserra. Il terzo, situato a 10 km a sud delle famose piramidi di Giza, nella località di Abu Ghurab, è stato scoperto proprio grazie a una missione co-diretta dal Prof. Nuzzolo e dalla Prof.ssa Rossana Pirelli per l’Università Orientale di Napoli, iniziata nel 2010 e attualmente in partenariato con l’Accademia delle Scienze di Varsavia.
"Sono veramente onorato e felice di aver ricevuto un riconoscimento cosi importante e prestigioso - ha dichiarato Massimiliano Nuzzolo - che voglio condividere con l’équipe di studiosi Italiani e stranieri che da anni lavora con me sul campo. Ringrazio la giuria di studiosi che mi ha ritenuto degno di questo premio che, spero, possa essere foriero di ulteriori scoperte".
I riconoscimenti sono stati consegnati il 24 novembre a Pompei dalla giuria presieduta dal Prof. Umberto Pappalardo, affiancato dal curatore della manifestazione, Prof. Antonio De Simone. Insieme a Massimiliano Nuzzolo hanno ricevuto il Premio Maiuri 2022 “alla carriera” l’archeologo Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e, per il miglior “documentario archeologico” (ArcheoDoc), Francesco Di Gioia e Federico Francioni. Al cinese Yan Cheng il premio “corto archeologico” (ArcheoShort).